COMINCIA L'AVVENTURA
Inauguriamo la nostra attività galleristica a Milano con la mostra fotografica Po River di Massimo di Nonno.
Il giornalista delle pagine culturali del Corriere della Sera, Giovanni Pelloso, pubblica un articolo in cui ci definisce la "prima galleria Pop-Up", suscitando interesse intorno alla nostra idea iniziale di produrre progetti fotografici con autori emergenti e presentarli in luoghi non comunemente deputati alla fotografia. Fino a qui tutto bene (cit.)
NASCE LA SOCIETÀ
Sull'onda dell'entusiasmo, dopo aver prodotto altri due progetti fotografici, Alias di Alessandro Ummarino e il secondo progetto di Massimo di Nonno, Phos Graphè, costituiamo la società con capitale sociale di ben 900,00 euro. Non 1.000. Proprio 900, I risparmi di una vita fino a quel momento.
LA CASA EDITRICE
Forse "casa editrice" è un po' eccessivo, ma comunque sia decidiamo che sarebbe stato bello, oltre che galleristi, diventare pure editori e ci prepariamo a pubblicare il primo libro fotografico.
Nel mentre registriamo il marchio Around Gallery® e finiamo i soldi. Decidiamo allora di affiancare la produzione di contenuti fotografici e video per le aziende e i brand ai progetti artistici che effettivamente non consentivano una grandissima autonomia finanziaria. In breve cominciamo finalmente a guadagnare qualcosa.
POTEVA ANDARE ANCHE PEGGIO
Ci apprestiamo a presentare il libro Night Watch di Andrea Centonze che diventerà il nostro bestseller. In sede di chiusura bilancio riceviamo la chiamata del commercialista che suggerisce la chiusura dell'attività. Prendiamo atto e andiamo avanti come se nulla fosse stato, ma facciamo tesoro della lezione…
diffondere cultura costa
…forse la lezione non era stata sufficientemente chiara perchè investiamo una discreta somma nella produzione di Video Academy. Un format di video lezioni sulla fotografia che a differenza dei libri e delle opere stampate che almeno un pochino di profitto potrebbero anche generarlo beh, questo neanche lontanamente.
Infatti poche settimane dopo, lo stesso amico commercialista grazie al cielo si fa più incisivo: "se l'anno prossimo non dovesse esserci un utile sarà l'ultimo".
BUSINESS IS BUSINESS
Cominciamo a vestirci eleganti, a dire meno parolacce e le cose vanno decisamente meglio. Consolidiamo l'attività di casa di produzione creativa e scopriamo che guadagnare facendo ciò che si ama è davvero bello. Ampliamo il network di collaboratori nelle varie regioni italiane e investiamo in attrezzatura fotografica e video.
Ciò non ci impedisce di pubblicare un altro libro, The Novel of Nature di Michela Taeggi. La differenza è che ora possiamo al contempo pranzare e cenare nella stessa giornata.
unstoppable
Ormai siamo grandi. L'azienda è sana, i clienti sono contenti e le idee non si fermano, anzi crescono. Decidiamo di premiare cotanto successo regalandoci una sede nuova e lussuosa inaugurandola con l'evento espositivo per la presentazione del libro Personas' Republic of Milan di Eugenio Marongiu. La chiamiamo con grande sobrietà Gold Location ed essendo ormai esperte persone d'affari cominciamo ad affittare i nostri locali (nostri nel senso di locati) come temporary showroom per brand principalmente nel mondo di moda e design.
stoppable
A un certo punto arriva la pandemia da Covid19 e come gran parte delle aziende ce la vediamo brutta. Troviamo il modo di andare incontro alle nuove dinamiche lavorative e investiamo tanto nell'offerta dei servizi in streaming per i nostri clienti quanto nella costituzione di un reparto di graphic motion con cui tentare di fronteggiare la crisi ligi alla normativa e quindi senza uscire e avere troppi contatti con altri essere umani.
UNSTOPPABLE 2.0
Realizziamo due cose: la prima che per noi c'era un solo modo per uscire ed era uscire dalla crisi. La seconda che ci serviva più spazio per la nostra attrezzatura e i nostri progetti.
Affittiamo un altro spazio, questo sui Navigli, che dopo i doverosi e numerosi interventi diventa studio, magazzino e laboratorio.
le idee non muoiono mai
Il lavoro va. Bisogna aiutarlo, non è che vada da solo, ma procede sufficientemente spedito da consentirci di impegnare le nostre risorse in maniera focalizzata e spensierata nell'identificazione, ideazione e realizzazione di numerosi progetti consentendoci così di restare fedeli al nostro proposito iniziale e alla nostra identità ormai consolidata.
Alcuni di questi progetti si sfaldano nel percorso, altri ci elettrizzano e ci fanno dire: "questo qua sarà proprio una bomba… o una ca--ata. Poco importa. L'importante è metterci passione e divertirci amando ciò che facciamo."
UN SACCO DI IDEE
Succede che finalmente, dopo ben tre anni di sforzi, andiamo in stampa con una pazza idea. Un esperimento che non sembra avere evidenze precedenti: un libro fotografico a fumetti che chiamiamo La Leggenda della Merla di Milo Sciaky e Sara Bergamo. Lo presentiamo in grande stile con una mostra immersiva nella nostra sede (che ahimè lasceremo il mese successivo dopo ben 12 anni) e non paghi continuiamo a lavorare su un nuovo fumetto da poco cominciato e due cortometraggi animati in 2D. Ma la domanda è: "questi progetti sono sostenibili alla fine della fiera?". Lo scopriremo solo vivendo e continuando a sfornarne.